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- Robert Schumann (1810-1856) -

 

Regole di vita musicale

 

Suonate a tempo! L'esecuzione di certuni artisti rassomiglia all'andatura di un ubriaco. Guardatevi di prendere a modello costoro.

 

Guardatevi dal suonare con trascuratezza! Eseguite ogni pezzo con accuratezza, ne' mai troncatelo a metà.

 

Sforzatevi, anche se avete poca voce, di cantare a prima vista, senza l'aiuto di uno strumento. Con ciò perfezionerete il vostro orecchio Se poi avete la fortuna di possedere una bella voce, non trascurate di coltivarla, e consideratela come il dono piu' prezioso elargitovi dal cielo.

 

Quando suonate non ponete mente a chi sta ad ascoltarvi.

 

Suonate sempre come se foste in presenza di un maestro.

 

Evitate di contribuire alla diffusione della musica cattiva; cercate anzi di sopprimerla con tutte le vostre forze.

 

Non ricercate quella brillante esecuzione che si chiama bravura. Procurate piuttosto di fare impressione riproducendo l'idea che il compositore aveva in mente di esprimere, e null'altro; il volere di più è ridicolo.

 

Non lasciatevi sedurre dagli applausi che ottengono dalla moltitudine i grandi concertisti; al plauso della folla preferite sempre gli elogi degli artisti.

 

Tutta la musica di pura moda ha vita corta, e se voi persisterete a coltivarla passerete per uno sciocco, che nessuno stima.

 

Non lasciatevi sfuggire l'occasione di eseguire della musica assieme ad altre persone, come per esempio in duetti, terzetti, ecc. Questo esercizio rendera' la vostra esecuzione scorrevole e le darà slancio e colorito. Accompagnate pure spesso i cantanti.

 

Se tutti volessero suonare la parte di primo violino, non si potrebbe mai mettere insieme un'orchestra. Rispettate per tanto ogni musicista in qualunque posto stia.

 

Amate il vostro strumento, ma non lo considerate con vanità, come unico o come superiore a tutti gli altri. Pensate, che ve ne sono degli altri ed ugualmente belli. Pensate anche, che ci esistono i cantanti, e che ciò che vi è di più sublime nella musica viene espresso col coro e coll'orchestra.

 

Fra i vostri compagni prediligete sempre quelli che ne sanno più di voi.

 

Molto si può imparare dai cantanti, pure non bisogna credere loro in tutto.

 

Pensate che non siete unico nel mondo. Siate modesto! Voi non avete forse pensato ed inventato cosa, che altri prima di voi non abbia di già pensato ed inventato. E se ciò vi accadesse di fare realmente, consideratelo come un dono del cielo, che dovete dividere con gli altri.

 

Voi guarirete presto da ogni vanità e presunzione, se studierete la storia della musica e se andrete ad udire i capolavori delle sue diverse epoche.

 

Se passando innanzi a una chiesa sentite suonare l'organo, entrate ad ascoltarlo. Se avete poi il bene di poter sedere voi stesso innanzi a questo strumento, provatene la tastiera e rimarrete stupito della sorprendente forza della musica, prodotta dalle vostre piccole dita.

 

Non trascurate alcuna occasione d'esercitarvi sull'organo; non v'ha strumento che più efficacemente di quello palesi il suonare scorretto dell'esecutore e il cattivo stile del compositore.

 

Non rifiutate mai di cantare nei cori, e particolarmente nelle parti medie. Questa pratica contribuirà a rendervi buon musicista.

 

Mettetevi per tempo al fatto dell'estensione della voce umana nelle sue quattro modificazioni principali. Studiatela particolarmente nei cori; esaminate in quali intervalli è riposta la sua maggiore potenza, e in quali altri bisogna cercare gli effetti d'espressione tenera e delicata.

 

Ascoltate con attenzione tutti i canti popolari: essi costituiscono una ricca miniera delle più belle melodie, che vi danno un'idea del carattere delle differenti nazioni.

 

Onorate altamente l'antico, ma prendete anche caldo interesse per il moderno. Non abbiate alcuna prevenzione contro i nomi che non sono ancora celebri.

 

Procurate di acquistare di buon'ora l'arte del dirigere; osservate sovente i migliori direttori, e provate di accompagnarli silenziosamente col vostro pensiero. Con cio' vi renderete più chiaro quello che udrete.

 

Le leggi della morale sono anche quelle dell'arte.

 

Colla diligenza e colla perseveranza progredirete sempre in meglio.

 

Da una libbra di ferro, che costa pochi centesimi, si possono ricavare molte migliaia di molle da orologio, il valore delle quali, in confronto a quello dell'origine, è prodigioso. Adoperate pertanto coscienziosamente la libbra d'intelligenza che avete ricevuto da' Dio.

 

In arte, non si compie nulla di grande senza entusiasmo.

 

Lo scopo dell'arte non è quello di procurare ricchezze. Cercate di divenire più valente che potete, il restante verrà da se'.

 

Lo studio è senza fine